Gengivite: come prevenirla e alleviare il dolore

La causa: placca batterica in accumulo
Sanguinamento eccessivo: non è normale
Prevenzione + igiene professionale la soluzione
Indice articolo

Cos’è la gengivite (e perché non va sottovalutata)

La gengivite è un’infiammazione delle gengive causata principalmente dall’accumulo di placca batterica sul margine gengivale. Si manifesta con arrossamento, gonfiore e sanguinamento allo spazzolamento. Se non trattata, può evolvere in parodontite, con interessamento dei tessuti profondi di sostegno del dente.

Segnali d’allarme

  • Sanguinamento durante spazzolamento o uso di filo/scovolini.
  • Gengive rosse, lucide, sensibili o dolenti.
  • Alitosi persistente, sapore metallico.
  • Linea gengivale che appare “gonfia” o irritata.

Perché compare: cause e fattori di rischio

  • Igiene orale insufficiente o tecnica errata.
  • Placca e tartaro non rimossi regolarmente.
  • Fumo e ridotto flusso salivare (bocca secca).
  • Gravidanza e variazioni ormonali (gengivite gravidica).
  • Diabete e condizioni sistemiche non controllate.
  • Farmaci (alcuni possono favorire iperplasia gengivale).
  • Apparecchi ortodontici, affollamenti o restauri irritanti.

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Cosa fare subito per alleviare il dolore (senza peggiorare l’irritazione)

  • Igiene delicata ma completa: non smettere di spazzolare; usa uno spazzolino a setole morbide, movimenti brevi inclinati a 45° verso il solco gengivale (tecnica “Modified Bass”).
  • Scovolini interdentali o filo cerato ogni giorno per rimuovere la placca tra i denti.
  • Risciacqui lenitivi (indicati dal dentista): soluzioni antisettiche in cicli brevi quando necessario.
  • Impacchi freddi esterni per ridurre fastidio e gonfiore.
  • Evita irritanti: fumo, alcolici, cibi molto piccanti/acidi o troppo caldi/freddi.

Nota: farmaci analgesici/antinfiammatori solo su indicazione medica/odontoiatrica.

Prevenzione quotidiana efficace

  • Spazzolamento 2 volte al giorno per almeno 2 minuti (meglio ancora 3), con spazzolino elettrico oscillante-rotante o sonico, testina morbida.
  • Interdentale ogni giorno: scovolini di misura adeguata o filo interdentale. Pulizia della lingua per ridurre i batteri.
  • Dentifrici con fluoruro e agenti anti-placca; collutori solo se consigliati e per periodi limitati.
  • Stile di vita: stop fumo, idratazione adeguata, dieta bilanciata con riduzione di zuccheri appiccicosi.
  • Cambio testine ogni 3 mesi o prima se le setole si aprono.

Terapie professionali: cosa fa il dentista

  • Igiene professionale (ablazione tartaro, deplaquing e lucidatura): rimuove placca e tartaro sopra e a ridosso del margine gengivale, interrompendo il ciclo infiammatorio.
  • Valutazione dei fattori irritanti: rifinitura/restauro di margini debordanti, istruzioni personalizzate di igiene domiciliare, scelta di scovolini “su misura”.
  • Controlli di richiamo cadenzati (3–6 mesi in base al rischio) per stabilizzare il risultato.
  • Gestione dei casi speciali: gravidanza, diabete, apparecchi ortodontici, iperplasie da farmaci; eventuale terapia causale più approfondita se sono presenti segni iniziali di parodontite.

Gengivite in gravidanza: attenzioni extra

Le variazioni ormonali possono aumentare la risposta infiammatoria gengivale. Sono fondamentali: igiene impeccabile, controlli periodici e sedute di mantenimento programmate. Seguire sempre le indicazioni del dentista sul tipo di prodotti idonei in gravidanza.

Apparecchi ortodontici e gengive

Bracket, fili e mascherine favoriscono l’accumulo di placca. Utili: scovolini specifici, scovolini “passa-filo”, testine ortodontiche e una guida all’igiene personalizzata; richiamare le sedute di igiene con maggiore frequenza.

Quando rivolgersi subito al dentista

  • Sanguinamento che persiste oltre 7–10 giorni nonostante una buona igiene.
  • Dolore intenso, pus, febbre o alitosi marcata.
  • Gengive molto gonfie o presenza di rigonfiamenti localizzati.
  • Gravidanza, diabete o terapie in corso con peggioramento dei sintomi.

Il percorso al Centro Odontoiatrico Prati

Al Centro Odontoiatrico Prati affrontiamo la gengivite con un protocollo chiaro: diagnosi accurata, igiene professionale mirata, istruzioni personalizzate e richiami calibrati sul tuo profilo di rischio. Se necessario, interveniamo sui fattori irritanti locali e impostiamo una terapia causale per prevenire l’evoluzione verso la parodontite.

Obiettivo: eliminare l’infiammazione, ridurre il dolore e riportare le gengive a uno stato di salute stabile, con un piano di mantenimento semplice da seguire a casa.

FAQ rapide sulla gengivite

Quanto dura il dolore da gengivite?

Di solito migliora in pochi giorni dopo una pulizia accurata e una corretta igiene; se persiste, va rivalutato dal dentista.

Se le gengive sanguinano devo spazzolare meno?

No. Il sanguinamento indica placca: serve spazzolare meglio (non più forte), usare scovolini e migliorare la tecnica.

I collutori risolvono da soli?

No. Sono un supporto in cicli brevi e su indicazione odontoiatrica; la base è l’ablazione della placca meccanica.

Ogni quanto fare l’igiene professionale?

In media ogni 6 mesi; ogni 3–4 mesi se fumi, porti apparecchi, hai diabete o tendenza a recidive.

Le informazioni hanno finalità divulgativa e non sostituiscono la valutazione clinica del dentista

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