Cos’è davvero un’estrazione dentale (o avulsione)?
L’idea di togliere un dente spaventa molti, ma spesso è la soluzione migliore per stare meglio. L’estrazione dentale, detta anche avulsione, è una procedura comune e sicura, utilizzata quando un dente non può più essere salvato.
Succede, ad esempio, se c’è:
- Una carie troppo profonda,
- Un’infezione persistente,
- Un dente del giudizio che non ha spazio per crescere,
- Un dente rotto o compromesso.
È un intervento che può sembrare drastico, ma nelle mani giuste diventa un gesto di benessere.
Come si svolge un’estrazione? Le fasi spiegate bene
1. Valutazione iniziale
Tutto parte da una visita con radiografia. Il dentista valuta la situazione e ti spiega con chiarezza cosa fare.
2. Anestesia locale
Tranquillo: non sentirai dolore. L’area viene completamente anestetizzata.
3. Rimozione del dente
Il dente viene estratto con delicatezza. Se necessario, si applicano punti di sutura.
4. Indicazioni post-operatorie
Ti viene spiegato passo dopo passo come comportarti per guarire senza complicazioni.
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Fa male? Quanto dura il dolore?
È una delle domande più frequenti. Durante l’intervento, non si sente dolore, solo un po’ di pressione. Dopo, è normale un leggero fastidio per 2–3 giorni, che si gestisce facilmente con gli antidolorifici consigliati.
Se si tratta di un’estrazione chirurgica (come per un dente del giudizio incluso), il dolore può durare un po’ di più, ma migliora rapidamente.
Quanto tempo serve per guarire?
La guarigione delle gengive richiede circa una settimana. La parte ossea sottostante impiega un po’ di più, anche qualche mese, ma non è qualcosa di cui ti accorgerai.
I consigli fondamentali:
- Riposa nelle prime 24–48 ore
- Evita cibi duri, caldi o croccanti
- Non fumare e non bere alcol
- Segui una buona igiene, senza toccare la zona
Si possono togliere più denti in una volta sola?
Sì, è possibile, specialmente se si devono mettere delle protesi o se ci sono denti seriamente compromessi. In questi casi si studia un piano personalizzato per rendere tutto più semplice e meno stressante.
E se il dente è devitalizzato?
In realtà è più facile da estrarre! Non avendo più nervi, non è sensibile e l’operazione è in genere più rapida.
Posso lavorare dopo?
Dipende. Se fai un lavoro d’ufficio potresti tornare anche il giorno dopo. Se il tuo lavoro è più fisico, meglio attendere 2–3 giorni. In ogni caso, il tuo dentista ti darà indicazioni su misura.
Complicazioni: quando preoccuparsi davvero
Sono rare, ma è giusto conoscerle:
- Alveolite secca (quando il coagulo salta via): provoca dolore, si cura facilmente.
- Infezione: se compare febbre o pus.
- Dolore persistente o gonfiore eccessivo.
Se succede qualcosa di insolito, non aspettare: rivolgiti subito al dentista, rivolgiti a noi.
Estrarre un dente: con punti o senza?
Dipende. Le estrazioni semplici in genere non richiedono punti. Quelle più complesse sì, ma si usano suture riassorbibili che spariscono da sole in pochi giorni.
Domande frequenti
Cosa significa “avulsione dentaria”?
È il termine medico per indicare l’estrazione di un dente.
È normale sentire dolore dopo?
Sì, ma è gestibile. Se persiste oltre 5–7 giorni, è bene fare un controllo.
Quanti denti si possono estrarre in una seduta?
Anche più di uno, se la situazione lo richiede.
Dopo quanto tempo posso tornare a lavorare?
Dopo un giorno se fai un lavoro leggero, 2–3 se fai un lavoro manuale.
Ci sono alternative all’estrazione?
A volte sì: devitalizzazione, cure conservative. Ma se l’estrazione è necessaria, è meglio non rimandare.
A chi rivolgersi se cerchi un professionista a Roma?
Se hai bisogno di un’estrazione dentale o semplicemente desideri una valutazione serena e professionale, il consiglio è semplice: rivolgiti al Centro Odontoiatrico Prati.
Un team esperto, attento alla persona prima ancora che al dente, pronto ad accompagnarti passo dopo passo, senza fretta e senza stress.
Perché ogni sorriso va protetto con cura — anche quando bisogna fare un passo in più per ritrovarlo.
